In tema di esposizioni universali, vista l’imminenza di Expo 2015 ricordiamo una grande opera realizzata a Lisbona nel 1998. In attesa di vedere come l’estro architettonico allestirà il quartiere fieristico di Milano, si può avere un confronto con una delle più avveniristiche stazioni ferroviarie europee. L’Estaçao D’Oriente, il cui nome voleva celebrare il cinquecentenario della scoperta delle Indie da parte del grande navigatore Portoghese Vasco da Gama è il simbolo del viaggiare per la citta di Lisbona. La stazione collega il centro città con il Parque das Nações, sulle sponde del Rio Teio che qui sfocia nell’oceano con un vasto estuario. La stazione è firmata Santiago Calatrava, che ha all’attivo una lunga serie di capolavori in tutto il mondo, molti dei quali in ambito ferroviario; sue sono la Stadelhofen di Zurigo, l’atrio della stazione di Lucerna, la stazione TGV di Lione, quella del metrò di Valenza e quelle aeroportuali di Bilbao e Barajas a Madrid. Impressionanti sono le dimensioni di questa risplendente infrastruttura: fatta di materiali diversi come il granito, l’acciaio, il vetro ospita da sola le stazioni ferroviarie, della metropolitana degli autobus e un centro commerciale. Il suo ruolo è di grande rilievo per il sistema intermodale portoghese; dei tre livelli di cui si compone solo il primo, quello più alto è ferroviario e sulle quattro banchine accoglie treni anche internazionali. La tettoria soprelevata lunga ben 200 metri è lo spettacolo architettonico che identifica l’opera: un complesso avvicendarsi di prismi sfaccettati in acciaio e vetro, che come una grande ragnatela avvolgono e proteggono le banchine sottostanti, mentre l’intera struttura è coperta da un enorme tetto di cristallo. Ma la sua magnificenza e bellezza sono segnate da un velo di malinconica: il suo compito era quello, fra l’altro di rappresentare la porta d’ingresso della linea di Alta Velocità del corridio 5 da Lisbona a Kiev, collegando l’Europa all’Atlantico delle steppe. Come è noto la grave crisi economica ha ridotto le risorse dei paesi europei e per il momento i lavori sono stati sospesi. La tensiostruttura, le scale mobili e i centri commerciali ormai fanno parte di un organismo invecchiato a cui è venuta a mancare la linfa vitale, che rimane adagiato all’interno del parco in tutta la sua prosopopea architettonica. Scopri più informazioni su Visit Portugal.
foto Stefania Mezzetti
fonte viaggiarenews