Una ferrovia turistica non serve solo per spostarsi da un luogo all’altro; quando diventa oggetto di svago e di piacere, quando il mezzo è già straordinario e la linea è panoramica e ricca di ardite opere d’arte (intese come ponti e tunnel) allora la ferrovia diventa oggetto di grande interesse.
Il treno dei desideri
Una ferrovia turistica è qualcosa di diverso da una normale ferrovia commerciale: l’aspetto museale di locomotive storiche che trasportano carrozze d’epoca, un orario che non rispetta una regolarità annuale, un itinerario spesso collegato ad altre manifestazione regionali, insomma è il treno dei sogni, della gita e del divertimento. Una svolta epocale si è avuta in Italia con la regolarizzazione delle prime linee ferroviarie turistiche che con una legge approvata in agosto, ha dato il via a una nuova era del turismo; un invito a tutti coloro che non rimangono indifferenti al fascino dei treni e delle locomotive a vapore, agli amanti del lento incedere per andare alla scoperta di paesaggi nascosti, di tradizioni e eventi. Ricca di paesaggi unici e la stessa conformazione morfologica l’Italia è una realtà molto simile a un plastico ferroviario dove far circolare sbuffanti locomotive a vapore cariche di persone felici.
Un viaggio nel tempo
Avete mai pensato di andare in barca a vela con un treno a vapore? E di poter ammirare da una carrozza d’antan lo spettacolo di migliaia di vele spiegate a coprire il mare senza soluzione di continuità? Ebbene, questa fantastica esperienza è resa possibile da un treno turistico che in occasione della regata velica annuale nel Golfo di Triste, discende dall’altopiano carsico, fumoso e sbuffante con le sue carrozze festose, verso il rilucente Mare Adriatico. Il treno della “Barcolana” è una recente iniziativa che da due anni Fondazione FS organizza sulla tratta ferroviaria Udine -Trieste; un viaggio sullo storico convoglio degli anni ’30, con locomotiva Gr. 728 e carrozze “Centoporte” che ruba la scena alle pur superbe e sfavillanti barche a vela. Il treno parte da Udine, percorre un tratto ferroviario di indubbio fascino; nello spettacolare scenario delle Alpi Giulie si addentra nella pianura di Gorizia per discendere la valle dell’Isonzo costeggiandolo, in un paesaggio dominato da rilievi carsici. A Sagrado si comincia la lenta discesa verso la costa triestina, incontrando Redipuglia e il suo sacrario e raggiungendo Monfalcone i cui cantieri si vedono in lontananza. Dopo la galleria del Bivio di Aurisina cresce il fermento dell’attesa spasmodica sul treno, tutti pronti con telecamere, cellulari e macchine fotografiche per immortalare l’emozionante visione del golfo invaso da una miriade di vele spiegate. Mentre si staglia sullo sfondo l’inconfondibile mole del castello di Miramare, il treno si appresta a percorrere il ponte ferroviario sulla baia di Barcola, da cui tutto ebbe inizio. Nel 1969, il Club Velico a conclusione della stagione diede inizio alla regata divenuta un appuntamento fisso nella seconda domenica di ottobre, su un percorso lungo tutta la costa, fino al tratto di mare davanti a Piazza Unità d’Italia a Trieste. E sul treno, come da una tribuna privilegiata si segue la manifestazione fra pareti rocciose a picco e verdi terrazze fra scorci di solenne bellezza. L’arrivo nella stazione centrale di Trieste è accolto da una moltitudine di viaggiatori, sorpresi e stupiti dall’incanto di questo convoglio fumante con la sua maestosa locomotiva. L’assalto per un selfie coi “musi neri” è d’obbligo!
Trieste
La città della “bora”, cosmopolita e culturale, maestosa per i suoi palazzi imperiali e deliziosa per i suoi caffè storici della bella époque, in questa giornata speciale offre il suo spettacolo principale sul mare, dove fra le onde passano come cigni le vele splendenti. È coinvolgente l’entusiasmo con cui la folla festosa accoglie gli equipaggi che dopo la gara sfilano impettiti come valorosi guerrieri e il carosello di barche e di vele nelle acque del porto, uno spettacolo di grande emozione. Nell’atmosfera colorata che avvolge l’area portuale, si staglia la sagoma austera e mesta dello storico edificio di Campo Marzio, la stazione marittima capolinea della Transalpina, da dove arrivavano i treni austriaci. Sede dello storico museo ferroviario, qui è raccolta una preziosa collezione di treni storici e di materiale iconografico unico nel suo genere. Attualmente il museo è in fase di restauro, il piano di recupero predisposto dalla Fondazione FS prevede, in una prima fase, la riapertura dell’area aperta al pubblico, lungo via Giulio Cesare, dove sarà esposta la collezione di cimeli ferroviari, sia italiani che dell’ex impero Austro-Ungarico. Il polo espositivo resterà chiuso fino al termine dei lavori e dopo il restauro sarà gestito dalla Fondazione FS, con il supporto dei volontari appassionati che lo hanno creato e accudito fin dal lontano 1975.
Dove dormire: abbinare a una bella gita in treno l’opportunità di soggiornare a Nova Gorica, può essere l’occasione giusta per scoprire le piacevolezze dell’hotel La Perla, un fiore all’occhiello della catena Hit dove l’ospitalità e il divertimento sono imprescindibili. Uno dei più grandi centri del gioco e dell’intrattenimento europei, con la sua foggia di nave transoceanica ha un design moderno degli ambienti interni, è un polo di attrazione per chi vuole sfidare la propria fortuna. Il suo attrezzatissimo casinò ha un numero esorbitante di tavoli da gioco e slot machine, una vasta gamma di giochi e spettacoli con artisti di fama internazionale. I ristoranti offrono un menu gourment e la spa è a disposizione degli ospiti per meravigliosi massaggi all’olio di rosa bourbon
Info:
www.trernitalia.it – www.fondazionefs.it www.hit.si
foto stefania mezzetti
fonte agenda viaggi.com