Un viaggio nel passato lungo il cammino Inca alla scoperta del sito archeologico più spettacolare al mondo: Machu Picchu, la “città perduta”. Cime innevate, fiumi, catene montuose che si stagliano all’orizzonte e foreste nebulari piene di orchidee, fanno da sfondo allo snodarsi del tratto ferroviario in un susseguirsi di emozioni ineguagliabili.
Una porzione cospicua delle ferrovie andine è rappresentata dalla linea sud-orientale del Peru, che, partendo dalla cittadina di Mollendo sull’oceano Pacifico, attraversa la Cordigliera fino a Juliaca, per poi dividersi fino a raggiungere Cusco: qui ha inizio il viaggio verso l’area archeologica di Machu Picchu. Già nel 1905 fu definito il progetto di una ferrovia che mettesse in comunicazione Cusco con Ollantaytambo, importante villaggio rurale situato nella Valle Sacra, dove scorre il fiume Urubamba. Nel 1929 vennero ultimati i lavori e i due centri furono cosi collegati con una linea a scartamento ridotto che raggiunge la ragguardevole quota di 4000 metri.
Comodi e lussuosi convogli con carrozze panoramiche conducono i turisti di tutto il mondo da Cusco ad Aguas Calientes. Da qui, a bordo di un pulmino, si prosegue sino alle famosissime rovine dell’antica capitale religiosa Inca sul monte Machupicchu, una delle meraviglie storiche del mondo.
Circondata da scure vette avvolte dalle nubi, sorge in posizione strategica su un picco ai margini della foresta tropicale. La sensazione è mistica: i resti magnificenti risplendono alla luce del sole che mano a mano con i suoi raggi disperde le nebbie e svela un panorama di gigantesche pietre, verdi terrazzamenti, templi e castelli.
A Cusco il convoglio parte dalla piccola stazione di Poroy e sale velocemente attraversando una moltitudine di villaggi con stradine polverose e infangate, precariamente aggrappate alle colline che circondano la cittadina. Dopo aver superato un ardito tratto ferroviario, il treno abbandona l’area suburbana per affrontare il resto del viaggio in mezzo alla natura. Sulle pendici dell’altopiano il paesaggio è fatto di verdi colline che lasciano il posto, in lontananza, ai picchi nevosi delle montagne di Vilcabamba.
Discendendo gradatamente, la linea attraversa le grandi pianure delle pampas andine, ricchissime di coltivazioni, per poi imboccare una stretta gola.
I numerosi terrazzamenti agricoli, su cui sorgono antiche rovine di fortezze inca, sono solcati dalle vecchie mulattiere che un tempo consentivano ai coltivatori di caucciù delle valli amazzoniche di raggiungere Cusco. Il villaggio di Ollantaytambo sembra essere rimasto inalterato nel tempo; ancora oggi i suoi abitanti lavorano la terra con la stessa pazienza e abilità dei loro antenati.
La parte terminale del viaggio è una delle esperienze più entusiasmanti al mondo. Lungo le ripide gole in cui scorre l’Urubamba, grandiosi precipizi di rocce granitiche multicolori si aprono su alture ricche di vegetazione tropicale.
Giunti alla stazione ferroviaria di Aguas Calientes mancano solo pochi chilometri da percorrere in pullman, e finalmente si arriva a Machu Picchu.
La località archeologica rimase nascosta ai conquistadores spagnoli e giacque pressochè dimenticata fino agli inizi del XX secolo. Fatta eccezione per le popolazioni locali di lingua Quechua, nessuno era a conoscenza di Machu Picchu fino a quando lo storico americano Hiram Bingham vi capitò nel 1911, mentre esplorava la zona. All’epoca le rovine erano ricoperte da fitta vegetazione, l’esploratore vi tornò in epoche successive per liberare il sito e scoprì ulteriori testimonianze lungo il cosiddetto Cammino Inca, l’antica strada tracciata dagli Inca per raggiungere la città sacra. Poco si sa di certo su questa cittadella, secondo studi recenti pare si trattasse di una residenza reale o luogo di ritiro, abbandonato all’epoca degli invasori spagnoli. Machu Picchu era una città importante, un centro politico, religioso e amministrativo. La sua posizione suggerisce che fosse anche un nodo commerciale tra l’Amazzonia e gli altipiani andini.
Fatto sta che nonostante il tempo trascorso e l’abbandono, qui si respira inalterata tutta la spiritualità e magia che la legava ai sui fondatori “adoratori del sole”.
Info utili:
il sito delle ferrovie peruviane informa su tutti i treni e percorsi turistici, effettuati con treni panoramici o di lusso: www.perurail.com
Tour operator specializzato in viaggi in America Latina: www.vuela.it
Dove alloggiare:
ad Aguas Calientes hotel Golden Sunrise www.goldensunrisemachupicchuhotel.com;
a Cusco hotel San Agustin Plaza www.hotelessanagustin.com.pe/es/hoteles/plaza-cusco
foto stefania mezzetti
fonte agendaviaggi.com