Non si può parlare di Ravenna prescindendo dal suo ruolo storico di capitale dell’Impero Romano d’Occidente. I suoi monumenti, i suoi mosaici, l’arte bizantina sono conosciuti in tutto il mondo. Fu nel 402 che l’impero minacciato dai Visigoti trova in Ravenna la sede ideale per ricevere aiuti dall’Impero d’Oriente che le sta di fronte.
Tutto ebbe inizio a causa di una donna, come spesso succede nelle storie epiche del mondo classico. Galla Placidia, figlia di Teodosio il grande imperatore d’oriente, viene fatta prigioniera e data in sposa al re Visigoto Astulfo. Divenuta presto vedova, suo fratello Onorio la darà in sposa al generale Costanzo, da cui avrà un figlio, Valentiniano III che diverrà il nuovo imperatore d’Occidente e di cui lei sarà la tutrice. Ravenna vivrà con Galla Placidia un periodo di pace che vedrà la costruzione di importanti monumenti come la Basilica di San Giovanni, il Battistero Neoniano e il magnifico Mausoleo a lei dedicato. Caduto l’impero d’Occidente sotto i colpi del re barbaro Odoacre, ecco che dall’Oriente giunge alla conquista dell’Italia Teodorico re dei Goti, cresciuto alla corte dell’imperatore di Costantinopoli. Stabilitosi a Ravenna, Teodorico sarà testimone di un raro equilibrio che farà convivere arianesimo e cristiani ortodossi, latini e Goti: l’illuminato monarca realizzerà opere importanti come S. Apollinare Nuovo, il Battistero degli Ariani e il suo stesso Mausoleo. Alla sua morte, l’imperatore d’Oriente Giustiniano riconquisterà Ravenna ridandole quella importanza di centro religioso e politico d’Italia. Questo fu il momento di grande sviluppo e arricchimento di opere d’arte bizantine, come i mosaici della maestosa Basilica di San Vitale, di San Apollinare in Classe e San Apollinare Nuovo. Purtroppo, nel 741 con la conquista dei Longobardi cessa definitivamente il dominio bizantino di Ravenna e comincia una serie di espoliazioni del patrimonio artistico cittadino.
Il mosaico è una forma d’arte dalle antiche origini. I Sumeri, le civiltà precolombiane, gli egizi e i greci avevano sviluppato questo gusto decorativo fino a renderlo elaborato e sofisticato. Furono i romani che potenziarono questa arte e la diffusero in tutto l’impero, introducendo il mosaico pavimentale e una colorazione che definiva gli spazi architettonici. Quando Costantino trasferì la sede imperiale a Bisanzio, la contaminazione dell’arte orientale diede luogo ad una evoluzione stilistica con l’uso di grandi campiture d’oro. Ravenna, punto d’incontro tra oriente e occidente, racchiude queste splendide opere con testimonianze di arte cristiana-romana e bizantine e le preserva coltivando la pratica del restauro, un’arte altrettanto preziosa, grazie al Gruppo Mosaicisti noto in campo internazionale.
Ravenna è circondata da una natura anch’essa preziosa ed eccezionale: le pinete che la separano dal litorale hanno origine dall’epoca romana quando l’antica foresta litoranea ravvennate cominciò ad essere impiantata di pini. Una grande laguna separata dal mare da cordoni litoranei sabbiosi, seppur ridimensionata da interventi di bonifica agricola, mantiene intatto tutto il suo fascino selvaggio della “pialasse”, dove l’acqua del mare piglia e lascia la terra seguendo il flusso delle maree, creando una zona umida con uno scenario naturalisticamente importante.
La moda dei bagni di mare ha portato al sorgere di nuove cittadine che hanno sostituito i piccoli insediamenti dei pescatori dei lidi nord; Porto Corsini, Casalborsetti e Marina Romea sono centri turistici di grande richiamo sia per le belle spiagge che per le tante attività ludiche e sportive che le caratterizzano durante l’estate.
Una novità della stagione è stata la prima edizione del Ravenna Cross Triathlon, una gara di grande resistenza fisica, che s’è tenuta in settembre al Romea Beach, grazie alla collaborazione e alla dedizione di un gruppo di intraprendenti esercenti dei lidi nord, costituitisi nell’Associazione “Nautica & Mare” per dedicarsi alla promozione turistica del loro territorio. Questa gara che rientra nella categoria con marchio Ironman, è ritenuta “mitica” per chiunque pratichi il Triathlon. La sfida è quella di arrivare in fondo, di tagliare il traguardo resistendo alla prova di nuoto in mare aperto, al percorso in mountain bike e alla corsa sulla spiaggia, il tutto senza interruzione. L’evento si è rivelato di grande successo sia per la spettacolarità dei 180 atleti che alla partenza si sono gettati in mare con una energia incontenibile, che per la grande affluenza di spettatori e turisti. Molto soddisfatti sia i titolari del Romea Beach che si sono impegnati per la riuscita della gara, il direttore di gara Fabrizio Cutela che crede molto nell’incentivare anche attraverso lo sport la valorizzazione del territorio, nonché l’assessore al turismo di Ravenna Giacomo Costantini personalmente dedito allo sviluppo di progetti sempre nuovi e coinvolgenti per la città.
Informazioni turistiche su www.ravennaincoming.it
Scoprire la città dei mosaici di notte è una esperienza sensoriale indimenticabile, un percorso illuminato fra i monumenti UNESCO rivestiti dai più bei mosaici del mondo, come la Domus dei Tappeti di Pietra, il mausoleo di Galla Placidia, San Vitale, l’antico porto di Classe, la basilica di San Apollinare. www.turismo.ravenna.it
Sempre in tema di mosaico dal 6 ottobre al 24 novembre si terrà RavennaMosaico 2019, la Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo con opere di artisti di tutto il mondo in un eccezionale dialogo fra antico e moderno www.ravennamosaico.it
Lo stabilimento balneare Romea Beach non è solo mare ma anche musica, divertimento e buon cibo per una vacanza per tutti; tanti gli eventi, gli spettacoli, lo sport che si susseguono ininterrottamente da primavera fino all’autunno www.romeabeach.it
Per una vacanza a vero contatto con la natura si consiglia il camping Reno a Casalborsetti, una vera oasi di pace e natura selvaggia sotto i pini marittimi e una spiaggia protetta dalle dune di sabbia www.campingreno.it
Foto Stefania Mezzetti
Fonte agendaviaggi.com