Terra di antiche culture che hanno lasciato testimonianze e insegnamenti
La Puglia ci racconta orgogliosamente la storia delle sue terre ricche di grandiosi e inaspettati paesaggi come di antiche tradizioni che rivivono nelle più piccole comunità. In tutti gli angoli della regione si ritrovano magnifici monumenti, chiese, castelli, torri e palazzi di fattura romanica, gotica, rinascimentale e barocca; accanto a queste una architettura contadina che dà un tocco di signorilità ad un paesaggio agrario, già di per se molto bello e variegato, sul quale dominano la vite e l’olivo millenario
Il Salento, estremo lembo della regione pugliese, è una penisola battuta dal vento e scaldata dal sole; fu terra di conquista e di passaggio di numerose genti che ne impressero tracce indelebili e che contribuirono a creare un unicum, sotto il punto di vista culturale ed economico. Questa terra si distingue per i radiosi paesaggi rurali punteggiati di pietra a secco, per animati centri storici e per l’agricoltura sempre più al passo coi tempi. Grazie al clima mediterraneo e alle caratteristiche morfologiche di altopiano carsico, il Salento ha promosso la produzione di un vino ormai conosciuto in tutto il mondo: il Negramaro.
La storia di questo vitigno risale alla notte dei tempi; se ne ritrovano tracce in antichi scritti del Celeste Impero, dell’Egitto, della Magna Grecia e questo “vitigno autoctono” che compare nel Salento è figlio dell’emigrazione di uomini e piante che qui si sono acclimatati e hanno dato vita a coltre e culture. Nell’ottocento, in pieno sviluppo della rivoluzione industriale in Francia un piccolo afide distrugge tutta la produzione vinicola: la filossera della vite fa terra bruciata dei vigneti più pregiati d’Europa. Si corre ai rimedi con un trattato commerciale fra Italia e Francia per la fornitura di uve e vino; il Salento viene rapidamente impiantato con estensioni di vigneti a perdita d’occhio dove l’antico alberello lascia il posto ai vini di pregio e da taglio destinati all’estero, finchè la malattia infestante raggiunge anche queste coltivazioni, distruggendo quasi tutte le piante. Solo nel 1930 si riprende la produzione con nuovi innesti e nuove talee, riportando in auge i vitigni originari, fino a un definitivo ritorno alla produzione locale del Negramaro, Primitivo e Malvasia con vini non più da taglio o da esportazione, ma veri e propri gioielli di fama internazionale.
Nell’antica terra d’Arneo, una volta occupata da macchia mediterranea e boschi inaccessibili, ora si contano produzioni agricole che grazie alla continua presenza dell’uomo, delle sue attività e del forte legame con l’ambiente circostante hanno modellato un paesaggio dove i vigneti si estendono a perdita d’occhio, intercalati a ulivi centenari e masserie. Parte integrante del territorio è il piccolo ma rinomato Guagnano, un paese la cui storia è ricca di civiltà agraria. Quasi tutte le famigie agrarie di Guagnano hanno posseduto uno stabilimento per la pigiatura delle uve e un frantoio per la molitura delle olive. Attualmente la cantina sociale vinicola Enotria provvede alla spremitura e imbottigliamento dei vini di provenienza delle numerose aziende agricole dell’area del Salice Salentino DOC. L’interesse è rivolto verso le produzioni di qualità, per un mercato globale sempre più esigente e in continua evoluzione. A testimonianza di ciò, ogni anno si svolge l’evento Premio Terre di Negramaro assegnato a chi ha saputo dare onore e lustro al Salentino attraverso la propria opera; nella notte più lunga dell’estate guagnese, le corti del centro storico ospitano gli stand delle aziende gastronomiche e vinicole del posto ove gustare le migliori specialità del territorio, lasciandosi incantare dalle più belle forme dell’arte di strada messe in scena strategicamente lungo i vicoli.
A pochi passi dal Duomo barocco di Santa Maria Assunta, nella piazza principale nel cuore di Guagnano, il Museo del Negramaro è la testimonianza di una tradizione contadina che non si è mai persa e che trova nella viticoltura la sua eccellenza. Ubicato in un antico palmento, attiguo al palazzo appartenuto ai feudatari ducali, il museo conserva numerose attrezzature antiche e indica attraverso pannelli esplicativi, tutto il processo di lavorazione e produzione del negramaro, consentendo un interessante raffronto fra il lavoro di un tempo e le tecniche odierne di realizzazione del pregiato vino locale.
Come si sa, davanti al mare non si fa fatica ad emozionarsi e il litorale salentino offre un rassegna di grandi emozioni. Nel tratto di costa che si affaccia sull’Adriatico, a pochi chilometri da San Foca, ridente centro balneare con una antica torre saracena che svetta sul porticciolo, si assiste allo spettacolo dei faraglioni che sbucano dal mare cristallino allineati e impettiti come in una parata miliatare. Nei paraggi, sorprendente è il sito archeologico di Roca con lincredibile grotta della Poesia. Anche se invasa dal mare, il fascino che emana questa cavità naturale è indescrivibile: qui si svolgevano i riti propiziatori alle divintà e l’acqua trasparente lascia intravedere l’antico luogo di culto, prima pagano poi crisitano. Tutt’attorno si notano scavate nella roccia grotte e pertugi, antiche abitazioni dei popoli primitivi, qui stanziatisi. Il piccolo centro è una arcaica testimonianza messapica, un antico popolo proveniente dalla vicina Illiria che per un periodo precristiano dominò parte della penisola italica.
Percorrendo la litoranea, sorvegliata da una antica torre di guardia, la baia di Torre dell’Orso appare meravigliosamente luminosa con la sua spiaggia candida delimitata da una fitta pineta a ridosso delle dune sabbiose. Particolarmente apprezzata per essere al riparo dai venti di scirocco e tramontana, la località era fino a poco tempo fa un piccolo centro di pescatori dotato soltanto di poche case e della naturale bellezza della costa. Oggi si è trasformato in un centro turistico di forte richiamo, con villaggi residenziali, alberghi e ristoranti, nonché stabilimenti balneari che ne colorano la sabbia.
La ricca offerta gastronmica ed enologica rappresentativa della tipicità del territorio e delle sue produzioni più genuine e tradizionali, si può trovare nei ristoranti e trattorie consigiati:
Ristorante Pizzeria La Favorita, Via Gianni Rodari 1, Guagnano (LE) e
Punto Ristoro La Favorita, Via Muratori, 88 Porto Cesareo (LE) www.ristorantelafavorita.it
Peperosa, Guagnano (LE) email angelatondo14@gmail.com
L’Aia Noa, via Provinciale Guagnano (LE) tel. 0832706739
Il Giardino del Re, via Cellino, Guagnano (LE) www.ilgiardinodelre.it
Salento, terra di magia….
Foto Stefania Mezzetti
fonte viaggivacanze.info