Chi non ha mai visto il Lago di Garda e ne sente parlare potrebbe credere che se ne stia facendo un uso esagerato di aggettivi e di toni entusiastici, tranne poi ravvedersi quando avrà l’occasione di trovarsi al cospetto di questa incomparabile rassegna di paesaggi.
Per raccontare il lago di Garda bisogna percorrere le sue coste, addentrarsi nelle cittadine e nei borghi, solcare le sue acque. Bisogna aspettare che sveli i suoi cieli più tersi, le luci più incantate dell’alba e i tramonti infuocati per assaporare la serenità e l’armonia, che si ottiene conciliando i contrasti di questo lago selvaggio e dolce allo stesso tempo.
Il fascino di questi luoghi ha attratto artisti e poeti che in tutte le epoche che ne hanno esaltato la rara bellezza: Goethe, e prima ancora Catullo e Virgilio, per citare solo i più famosi, hanno speso parole altisonanti e piene di emozione per descrivere il lago di Garda.
Ciò ha contribuito a farne il lago italiano per antonomasia, ambito come meta turistica in tutte le stagioni. Con le sue curve dolci e allargate delle rive e il fascino discreto ereditato dalla “belle époque è il luogo che invita alla meditazione, ma al tempo stesso offre possibilità di divertimento per chi vuole impegnarsi negli sport più spettacolari, attratto dalle pareti scoscese delle montagne che si tuffano in uno specchio di mare.
Sorprendende per le grandi ville che hanno ospitato nomi importanti della storia, costruite secondo gli stili più ricercati dell’architettura e per i paesi con le loro case multicolori che paiono dipinti come un acquarello.
A uno sguardo più ravvicinato il Garda si presenta con una forma stretta e allungata che in alcuni punti è larga appena tre chilometri. Di mano in mano che avanza verso sud si allarga fino a spaziare nel vasto golfo di Salò a destra e sull’opposta sponda quello di Garda, dove prende veramente l’aspetto di mare. Nella parte meridionale la curva delle sue sponde si allarga in un ampio semicerchio in cui si insinua la penisola di Sìrmione, che avanza nel mezzo dell’acque elegante e sottile tra Desenzano e Peschiera.
L’estremità settentrionale del Garda, incassata fra alte pareti a picco, dona al paesaggio un aspetto selvaggio e grandioso che ricorda un fiordo. Qui in un microclima particolarmente mite si estende Riva del Garda, in uno scenario suggestivo abitato fin dalla preistoria. Protagonista delle vicende storiche che hanno interessato Trento, nell’800 divenne frequentata stazione climatica e di cura dell’impero austro-ungarico. Il nucleo antico della città cinge la piazza principale che, in passato, fungeva da molo per l’importante porto commerciale; dell’antica fortificazione di Riva restano tratti di mura con le porte di accesso, un bastione e il castello. Cicondata dal verde appare la Rocca, oltre la quale si succedono insenature e spiagge aperte sulle profonde acque cristalline che d’estate si riempiono di sfreccianti windsurf.
La sponda orientale del lago dalla parte Veronese, è dominata dalla massiccia sagoma del monte Baldo. Nell’ampio Golfo di Garda la costa prosegue pianeggiante verso sud dove l’ulivo incontra la vite. Qui sorgevano villaggi preistorici palafitticoli; Torri, Garda, Bardolino e Lazise che divennero importanti centri romani. Malcesine fu fortificata dagli Scaligeri, signori di Verona, che ingrandirono l’originario castello longobardo, dove una miriade di vicoli selciati del borgo medioevale si aprono in un susseguirsi di piazzette. La Punta di S.Vigilio, ornata da filari di cipressi e protesa nel lago, racchiude la Baia delle Sirene e il porticciolo che al tramonto è di una bellezza disarmante.
Garda, città che per la sua importanza nei secoli XI-XII diede il nome al lago, conserva le caratteristiche di vecchio borgo con pittoreschi vicoli e palazzi in stile veneziano .
La parte meridionale del lago ha un aspetto decisamente marinaro, la vastità delle acque e la natura rigogliosa e a tratti tropicale svelano il suo volto Mediterraneo; qui è dove il turismo si affolla nei numerosi campeggi, negli innumerevoli ristoranti, discoteche e nei grandi parchi di divertimento.
Peschiera si presenta come una possente cittadella fortificata che racchiude il centro storico d’impronta veneziana, con i vicoli e il canale centrale.
Sirmione, perla del lago, accoglie gli osptiti con la sua rocca scaligera che domina il borgo medioevale. Rinomata per le terme, le ville e i parchi, custodisce la preziosa testimonianza archeologica delle Grotte di Catullo, grandiosi e suggestivi resti di una villa romana avvolta fra gli ulivi.
Anche a Desenzano, già insediamento preistorico, sono interessanti i resti di una villa romana, per i bei mosaici pavimentali. Sotto il governo di Venezia la cittadina divenne famosa per il commercio dei cereali. Il centro storico è caratterizzato dal Porto Vecchio, da bei palazzi e dal Duomo, mentre il quartiere medioevale si adagia sui fianchi dell’altura dove sorge il Castello.
La fascia costiera che va da Salò a Maderno, nota come Riviera di Salò, possiede un microclima assai mite che favorisce il rigoglioso sviluppo della flora mediterranea e sub-tropicale. Verso nord, oltre Gargnano, il paesaggio diviene imponente, con la costa rocciosa strapiombante sulle acque e punteggiata dalle caratteristiche limonaie. I paesi sono sparsi su verdi altopiani, oppure su lingue di costa pianeggiante.
Salò, una delle più belle cittadine incastonate nell’insenatura che porta il suo nome, ha origini che si perdono nella leggenda, addirittura risalenti agli Etruschi. Il momento storico che più la rappresenta risale al Medioevo, quando fu capoluogo della Magnifica Patria che si estendeva su un vasto territorio da Limone a Pozzolengo. In tempi più recenti Il suo nome si è legato a un momento storico che la vide protagonista in epoca fascista, come sede della Repubblica di Salò. Nonostante l’espansione moderna, la cittadina mantine intatto tutto il suo grande fascino fatto di eleganza e armonia.
Ultimo paese della riviera è Limone del Garda, un pezzo di Costiera Amalfitana capitato fra le alte pareti rocciose a picco sul mare e le acque luccicanti. Il suo clima mitigato lo ha reso famoso per la coltivazione di agrumi e ulivi; ben visibili le limonaie con le loro terrazze a pilastri alle quali si deve la fama del paese, un tempo terra di confine dei possedimenti Viscontei e poi della Repubblica Veneta. Il borgo era attivo centro ricercato per la pesca al carpione, conserva l’attrattiva di case antiche e d’intricati vicoli acciottolati attorno al porticciolo.
Un gioiello del Lago è La Rocca di Lonato, fortezza difensiva durante tutto il periodo di governo della Repubblica di Venezia, una delle più estese della Lombardia e la sua posizione strategica permette di ammirare un panorama di grandissimo fascino. La Fondazione Ugo Da Como apre al pubblico non solo gli spazi all’aperto oltre il ponte levatoio della storica fortezza, ma anche i “giardini segreti” dell’antica Casa del Podestà veneto, nei cui ambienti ha sede la casa museo del Senatore bresciano e quella che è considerata una delle biblioteche private più importanti dell’Italia Settentrionale.
Terra di grandi vini e di antica cultura enologica, la provincia di Brescia è tappezzata di vigneti, che da fine estate e l’inizio dell’autunno trasformano questi straordinari territori in una imperdibile meta tutta da scoprire. Dalle sponde del lago d’Iseo a quelle del Lago di Garda, si snoda la Strada dei Vini e dei Sapori del Garda. Tra le colline dell’entroterra e le coste della sponda bresciana del lago, da Sirmione a Limone sul Garda, la Strada abbraccia le zone di produzione di tre importanti e noti vini a Denominazione d’Origine Controllata: Lugana, Garda Classico e San Martino della Battaglia. Il suo percorso tocca angoli di straordinaria bellezza paesaggistica, siti storici e culturali, borghi incantevoli, spiagge assolate che si specchiano nelle limpide e profonde acque del lago. Sono circa 100 gli associati tra cantine, hotel, agriturismi, ristoranti, frantoi, produttori, musei ed enti, che rappresentano al meglio un territorio tutto da visitare. Si può scegliere un comodo percorso automobilistico che si snoda fra la Valtensi e le colline moreniche della sponda meridionale del lago, nel tratto da Sirmione a Salò, nel Parco dell’Alto Garda. Oppure una escursione in bici dove assaggiare cibo, vino e conoscere l’ospitalità e la cultura del luogo. La Strada formula anche diverse tipologie di itinerari personalizzabili, con possibilità che spaziano dal tour giornaliero con visita alle cantine, oleifici, serre florovivaistiche, al tour articolato in più giorni che abbina l’arte alle degustazione e la natura alla gastronomia.
Per informazioni: www.visitgarda.com – www.visitbrescia.it – www.fondazioneugodacomo.it
foto Stefania Mezzetti
fonte www.viaggivacanze.info