Sognare di viaggiare in un plastico ferroviario? Sull’altipiano del Renon in Alto Adige, si può. In questo paese da fiaba non manca nulla: boschi fra cui fare lunghe passeggiate, prati verdi, paesini ricchi di balconi colorati da variopinte fioriture e un trenino che pare disegnato dalla fantasia di un poeta.

La ferrovia del Renon non ha eguali sul territorio nazionale; è una ferrovia di montagna elettrica a scartamento ridotto, nata 115 anni fa possiede ancora le automotrici d’epoca in legno che effettuano le corse in occasioni speciali, mentre per il servizio regolare si viaggia a bordo dei convogli “Trogenbahn” di derivazione ferroviaria urbana svizzera.

motrici d’epoca

In origine il trenino del Renon non solo correva lungo il percorso sull’altopiano, ma rappresentava anche un collegamento con la città di Bolzano. Dalla piazza Walther nel centro storico, una cremagliera si arrampicava superando il dislivello di quasi 1000 metri fino alla allora ambita località estiva di Maria Assunta, e poi proseguiva lungo la rotaia che scorreva pianeggiante verso Soprabolzano fino a Collalbo, toccando tutti i comuni dell’altopiano. La cremagliera, chiusa a metà degli anni 60 in seguito a un grave incidente, è stata sostituita dapprima da una funivia e poi, nel maggio 2009, da una moderna cabinovia.

Il trenino del Renon è oggi una vera e propria risorsa turistica. Nei pochi minuti di viaggio si concentrano una varietà di panorami su tutto l’altopiano, dominato dai 2.260 metri di altezza del Corno del Renon. Grazie alla moderna intermodalità che collega funivia e ferrovia, è possibile raggiungere in poco tempo dalla città di Bolzano le vette del Corno, ove d’inverno si può anche sciare.

Da Maria Assunta fino a Collalbo lo spettacolo che si offre dal finestrino del treno è davvero eccezionale: prati verdi e boschi si alternano armoniosamente nell’immenso abbraccio della catena montuosa dolomitica da cui spicca lo Sciliar. Scendendo alla fermata di Costalovara, la ferrovia che degrada dolcemente prima di immergersi nel bosco, offre l’opportunità di scattare le più belle foto al treno che pare viaggiare fra le nuvole, con il magnifico sfondo delle montagne che si stagliano all’orizzonte.

stazione Costalovara

Da qui si può scendere verso un grazioso laghetto circondato dai boschi che d’estate offre una rinfrescante balneazione e d’inverno una pista di pattinaggio sul ghiaccio. Nelle vicinanze si trova il Museo dell’Apicultura allestito nel maso Plattner, uno dei più antichi e preziosi dell’altipiano; in un’ambiente che rispecchia la vita contadina, sono mostrati tutti gli oggetti tipici dell’apicoltura. Attorno alla casa si trovano vari tipi di arnie e i prati del maso, concimati naturalmente offrono una ricca varietà floreale per la produzione del miele.

Superatala stazione Stella dove i treni effettuano l’incrocio, la linea degrada dolcemente verso il capolinea a Collalbo che ospita, assieme a Soprabolzano le due uniche stazioni in muratura e i depositi delle motrici. Il paese è capoluogo comunale, ha un vivace centro allietato da una chiesetta seicentesca e una meravigliosa vista sulle Dolomiti.

Segundo la strada in direzione di Longomoso, con una piacevole passeggiata si raggiunge in poco tempo un sito di grande valore geologico caratteristico della zona, quello delle cosiddette piramidi di terra. Create dalla erosione atmosferica, queste alte guglie formate da un particolare materiale morenico, sono curiosamente sovrastate da un masso che gli fa da cappello e da protezione. Quando la colonna si assottiglia il sasso cade e la piramide pian piano si discioglie. Percorrendo il lungo sentiero di Monte di Mezzo, si può godere in pieno il panorama affacciato sulle piramidi in un contesto naturale di grande valore paesaggistico.

piramidi di terra

Le stazioni lungo il percorso sono collegate a una rete di sentieri che offrono passeggiate su tutto l’altipiano, potendo anche raggiungere piccoli masi che spesso offrono locande e punti di ristoro con prodotti locali. Il momento più indicato dell’anno per venire sul Renon è l’autunno, quando la natura si colora col rosso e l’ambra del foliage e si possono gustare i prodotti stagionali come le castagne, lo speck, i formaggi accompagnati dal vino novello.

Il Renon è una località a naturale vocazione turistica; fin dall’inizio del Novecento possedere una villa sul Renon era un vero e proprio status symbol visto che i ricchi borghesi e aristocratici bolzanini avevano scelto l’altopiano per trascorrere le loro vacanze, costruendo meravigliose ville liberty che ancora si possono vedere all’Assunta e Collalbo. Vale la pena fare una passeggiata e andare alla scoperta delle abitazioni storiche, un po’ nascoste ma davvero eleganti.

Fu grazie a un gruppo di intraprendenti commercianti e banchieri che si decise di costruire la ferrovia da Bolzano fino al Renon, una vera impresa innovativa per l’epoca, che dovette affrontare la rigida pendenza del tracciato, con poche vie di accesso e con la trazione elettrica, un vero e proprio miracolo della tecnica. Il primo albergo, costruito di fronte alla stazione di Soprabolzano, era sorto per ospitare i dirigenti ferroviari e accogliere i primi turisti; gestito da Hans Holzner direttore delle Terme di Bolzano che lo acquistò in seguito è oggi il moderno Park Hotel Holzner ancora di proprietà della famiglia. L’hotel mantiene il fascino dell’epoca con un raro ed elegante stile liberty alpino, mobili e lampade dell’epoca, una vera rarità. www.parkhotel-holzner.com

hotel holzner

Fra gli illustri personaggi che venivano a villeggiare sul Renon, si ricorda Sigmund Freud, il famoso psicoanalista che trovò “un post ove essere solo e con un bosco nelle vicinanze”.  Nei suoi numerosi soggiorni, a cominciare dal 1911, Freud si immergeva nella frescura del bosco, percorrendo solitari sentieri e nella bellezza di un paesaggio fatato raccoglieva i suoi pensieri e le ispirazioni alle sue opere. Oggi possiamo rivivere quelle sensazioni grazie ad un sentiero dedicato proprio a Freud, che va da Soprabolzano a Collalbo e dal quale si godono ottimi scorci di ferrovia. La “Passeggiata di Freud” è arricchita da panche artisticamente disegnate che riportano frasi e aforismi delle opere del Maestro, lungo un percorso che invita alla meditazione, al pensiero filosofico e al godimento di una natura affascinante.

Informazioni sulla ferrovia:

Il viaggio è di soli sei chilometri e mezzo da Soprabolzano a Collalboe,dura circa 16 minuti. Per un breve tratto si collega all’altro capolinea di Maria Assunta, ciò che resta del vecchio percorso a cremagliera del trenino che oggi si effettua solo poche volte al giorno. Il trenino parte ogni mezz’ora ed effettua soste intermedie a Linzbach, Rinner, Costalovara, Stella, Colle, Ebenhofer. Le stazioni sono architetture storiche degli anni Novanta, sia quelle in muratura di Soprabolzano e Collalbo che quelle in legno elle stazioncine.

motrice addobata

In occasione dei festeggiamenti dei 115 anni compiuti il 13 agosto, sono state intraprese una serie di iniziative per celebrare l’anniversario. Per il giubileo le Poste Italiane hanno emesso un francobollo speciale appartenente alla serie tematica “il Patrimonio naturale e paesaggistico” dedicato al Trenino del Renon.

Il 23 settembre e il 21 ottobre è in calendario l’escursione guidata lungo la vecchia tratta a cremagliera che da Bolzano risale sul Renon con una camminata di circa 3 ore, passando da S.Maddalena e Maria Assunta fino a Soprabolzano dove sarà poi possibile visitare la rimessa del trenino e ammirare le storiche carrozze di legno. Il 15 ottobre grande festa a Soprabolzano con tavoli imbanditi di prelibatezze locali, gruppi di danza popolari e cori festosi, con apertura dell’officina ferroviaria per ammirare da vicino il lavoro di chi ogni giorno tiene in vita lo storico trenino.

Tutte le informazioni sul sito dell’Associazione Turistica del Renon www.renon.com

stazione Soprabolzano

Con la Ritten Card, consegnata gratuitamente dagli albergatori, si viaggia gratuitamente sul trenino e su tutti i mezzi di trasporto pubblico in Alto Adige, compresa la Funivia del Renon, la cabinovia del Corno del Renon e l’ingresso in circa 90 musei, castelli ed esposizioni in Alto Adige. www.renon.com/rittencard

L’altipiano del Renon ha una tradizione di ospitalità alberghiera che tramandata nel corso del tempo e sempre di grande qualità. Lo storico Gasthof Schwaiger è accogliente e luminoso, un’oasi di pace nel paesino di Longostagno a poca distanza dal sito delle piramidi di terra. Ha un grande parcheggio, un arredamento tipico tirolese tutto in legno e una stube con il ristorante che offre una ottima cucina dai sapori tradizionali. https://www.gasthof-schwaiger.it/

Foto Stefania Mezzetti

Di Stefania Mezzetti

Sono una giornalista viaggiatrice curiosa e instancabile, ho realizzato reportage e servizi da tutto il mondo a bordo dei treni più famosi e panoramici, su territori a volta inaccessibili ma sempre a caccia di emozioni. Il mio desiderio è portarvi con me viaggiando lungo le rotaie del mondo, per scoprire e conoscere mete affascinanti a volte inaspettate. Collaboro con vari magazine on line specializzati in viaggi e turismo, di grande diffusione mediatica.

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