Era il 1925 e l’Orient Express era all’apice della sua fama. Il treno di lusso, che collegava Parigi a Istanbul, rappresentava il modo più esclusivo e romantico per viaggiare attraverso l’Europa.
Un gruppo di viaggiatori, riunito alla stazione di Venezia Santa Lucia, attendeva di salire a bordo del leggendario treno. C’era il signor Thomas, un uomo d’affari inglese, la signora de Montpellier, una nobildonna francese, e il giovane Ernesto, un artista italiano che cercava ispirazione per la sua arte.
Mentre il treno attraversava l’Europa, i passeggeri si gustavano prelibatezze gourmet e vini pregiati nei lussuosi vagoni ristorante. Tra una portata e l’altra, si intrattennero in conversazioni interessanti e divertenti, discutendo di arte, cultura e politica.
Il viaggio non fu privo di imprevisti. Una notte, mentre il treno si trovava in viaggio attraverso i monti dei Balcani, si scatenò una tempesta di neve improvvisa che bloccò il treno. I passeggeri si ritrovarono isolati, senza alcun contatto con il mondo esterno.
Ma il fascino dell’Orient Express era proprio questo: la sua capacità di creare un mondo a sé stante, lontano dalle preoccupazioni e dalle distrazioni del mondo esterno. Così, i passeggeri affrontarono la tempesta con un misto di preoccupazione e di eccitazione, e cercarono di rendere il più piacevole possibile la loro permanenza forzata sul treno….
Basta una breve narrazione come questa a immergerci magicamente nel mondo fatato del mitico Orient Express, così come ci potrebbe far sognare viaggi avventurosi ed esperienze inebrianti il luogo che ha ospitato l’agenzia viaggi dell’Orient Express a Venezia.
Oggi questo è un sogno realizzabile: lo spazio accoglie l’Hostaria Castello, un nuovo ristorante nell’omonimo sestiere di Venezia, quello più scostato dai circuiti turistici classici, a pochi passi dai Giardini della Biennale e dall’Arsenale. Ci si arriva con il vaporetto, fermata San Zaccaria, ma anche a piedi se si sta passeggiando in piazza San Marco.
Hostaria Castello ha soli 18 coperti e del favoloso treno blu conserva l’allure delle luci soffuse, il colore verde ottanio dei divanetti capitonné, l’atmosfera intima e sognante di uno scrigno di gusto e buon gusto.
Lo studio d’interni di Michela Amadio e Claudette Navarro ha saputo calibrare materiali e colori per dar vita a un ambiente armonico che invita alla convivialità e alla condivisione, con la cucina parzialmente a vista, delimitata da un’originale porta-finestra in legno che contribuisce a rafforzare il concetto di calore.
Irregolare Design, cui è stata affidata la scelta delle luci, ha ricreato il mood del celebre treno che si ricorda anche per le maioliche del pavimento e i decori del bancone a motivi bizantini.
Il menù a quattro mani di Hostaria Castello è a firma dello chef stellato Luca Veritti e si ispira alla tradizione veneziana di mare e di terra. La cucina si approvvigiona quotidianamente di materie prime e ingredienti freschi direttamente al mercato di Rialto.
La carta dei vini si compone di una selezione di etichette italiane e straniere, tra vini fermi bianchi, rossi e bollicine tra cui il Franciacorta Coronea brut, premiato con il riconoscimento Gold “Il vino per tutti”.
Hostaria Castello, Castello 3476, Venezia