C’è un posticino a Trento dove trascorrere piacevolmente del tempo a tu per tu con la storia: il piccolo museo ospitato nella sede di Trentino Trasporti, raccolto ma suggestivo, vi farà tornare indietro nel tempo
TtrAM – Trentino trasporti Archivio e Museo ti accoglie con un vasto atrio dove alle pareti troviamo alcune informazioni sui trasporti nella regione e un plastico ferroviario. Si entra da qui nella sala espositiva piena di cimeli, fotografie e documenti che narrano con la loro testimonianza la storia e lo sviluppo dei trasporti nella regione. Qui si possono leggere le storie affascinanti di come i trasporti pubblici hanno plasmato la vita quotidiana delle persone nel corso dei decenni.
Interessante la narrazione della Ferrovia Trento-Malé e della Società Automobilistica Atesina, dalla fondazione alla loro trasformazione nella nuova Società pubblica, assieme a pannelli ricostruttivi delle Ferrovia Mori-Arco-Riva, Ferrovia Elettrica Alta Anaunia e Funivia Trento Sardagna.
Quando ai primi del Novecento lo sviluppo economico e sociale del Trentino assunse caratteri innovativi e moderni, specialmente in seguito all’avvento dell’energia idroelettrica, prende corpo un vasto “programma ferroviario trentino”.
Grazie al Comitato direttivo per le tramvie elettriche trentine, costituito nel 1892, partirono i progetti per collegare la valle di Fiemme (con tracciato, che partendo da Lavis, attraversa la valle di Cembra e giunge fino a Moena), le Giudicarie (le linee Trento-Sarche-Caffaro e Riva-Tione-Pinzolo), le valli di Non e Sole (la linee Trento-S. Michele-Malé e Malé-Fucine), oltre al prolungamento delle ferrovie della Valsugana e della Gardesana.
Con l’arrivo della Prima Guerra Mondiale, tutti questi progetti svanirono bloccando per molti anni lo sviluppo ferroviario locale. Rimase effettiva per scopi militari la ferrovia della Val di Fiemme, da Ora a Predazzo, portata a compimento tra il 1917 e il 1918, mentre l’unica realizzazione ferroviaria del dopoguerra fu il prolungamento della Mori-Arco-Riva sino a Rovereto, avvenuto nel 1925.
Dal 1906, anno in cui si inaugura la prima linea automobilistica “internazionale” che collega Rovereto con Schio, il trasporto su gomma diventa una realtà in repentina trasformazione, che vede affermarsi, tra gli anni ‘20 e ‘30, una società in particolare, Atesina, che detiene il primato nei trasporti passeggeri e di gran turismo non solo in Trentino ma in tutto l’arco dolomitico.
Nel corso degli anni ’70 si concepì l’idea di un trasporto pubblico come utilità sociale e quindi gestito non più da società private, ma delegato ad un ente pubblico. Si passò così a favorire la concentrazione dei servizi pubblici di trasporto all’interno di due società in particolare: Atesina e Ferrovia Trento-Malé. La Provincia autonoma di Trento darà vita, mediante fusione fra le due società, a una società per azioni denominata «Trentino trasporti spa»” il 27 novembre 2002.
Anche se Atesina e Trento-Malé avevano già potenziato la propria rete di infrastrutture, con una propria presenza capillare sul territorio, queste nuove realizzazioni trovano il loro definitivo compimento con la costruzione della nuova sede sociale di via Innsbruck, inaugurata il 23 ottobre 2004.
La visita continua nella esposizione esterna. Si esce e ci si trova circondati da una collezione affascinante di automezzi d’epoca. La storia continua con questi vecchi mezzi sia su gomma che su rotaia, restaurati con cura.
Autobus, littorine, carri e passaggi a livello ci catapultato indietro nel tempo, immaginando cosa sarebbe stato viaggiare su quei mezzi durante le epoche passate
Museo TtrAM – Via Innsbruck, 65 – Trento