Italia Nostra è sempre in prima linea sulla questione della tutela del patrimonio ferroviario storico e in occasione della Primavera della Mobilità Dolce 2024 di AMODO segnala alcune criticità da risolvere urgentemente

Proprio in questi giorni, si è verificato un evento segnalato dalla sezione di Valmarecchia, che riguarda tre locomotive a vapore cedute dalla Associazione Adria Vapore di Rimini ad un privato, che si è impegnato a recuperarle e a esporle in un luogo di sua proprietà. Attualmente le tre locomotive sono stazionate sui binari a Santarcangelo di Romagna, in attesa di essere carrozzate su dei mezzi gommati. L’episodio solleva la questione mai risolta della tutela e valorizzazione di questo materiale, di interesse pubblico ai sensi del Codice dei Beni culturali (D.Lgs 42/2004), e la cui conservazione non può essere demandata ad un privato e nemmeno essere a carico di associazioni che non dispongano di risorse economiche in grado di restituire i beni alla fruizione pubblica.

“Il restauro di questi mezzi – dichiara Massimo Bottini di Italia Nostra Valmarecchia e Consigliere dell’Associazione Italiana Patrimonio Archeologia Industriale AIPAI – necessita di competenze e professionalità che potrebbero assicurare lavoro specializzato alle giovani generazioni ed economia al Paese. Visto il successo delle Ferrovie Turistiche, questo compito non può ormai essere svolto unicamente da Fondazione FS Italiane, che meritoriamente ha recuperato una parte di questo patrimonio, ma deve essere anche a carico dalle aziende di trasporto ferroviario locale che hanno nei propri depositi cospicui giacimenti di materiale rotabile”.

Infatti, in Italia esistono depositi di materiale e archivi storici ferroviari un po’ su tutto il territorio. È il caso della stazione di Lanciano: “Italia Nostra, oltre a battersi contro la chiusura e soppressione dell’antico tracciato ferroviario, – dichiara Pierluigi Vinciguerra, presidente Italia Nostra Abruzzo – vorrebbe salvare anche il parco dei veicoli storici dell’ex Sangritana (Vincolati nel 2022 dalla Soprintendenza) unitamente alla officina storica e sala macchine per istituire di un Museo Regionale dei Trasporti. Si segnala inoltre l’archivio storico ferroviario, vero gioiello, vincolato dalla Soprintendenza Archivistica, riordinato, restaurato e informatizzato ma chiuso da tre anni al pubblico.”

Italia Nostra coglie l’occasione della Primavera della Mobilità Dolce per richiamare chi di dovere al compito di conservare e salvaguardare questo immenso patrimonio culturale industriale per le generazioni future e per un possibile ritorno all’uso pubblico. Proprio in questi giorni, Italia Nostra ha stipulato un protocollo d’Intesa con Associazione Europea Ferrovieri AEC per l’impegno congiunto a favore delle stazioni storiche che costituiscono un presidio di comunità e storia civica anche quando sono impresenziate o non in esercizio.

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