La ferrovia Cuneo-Nizza-Ventimiglia è una delle più belle e suggestive ferrovie alpine.
Da incorniciare. Taglia le montagne innevate delle Alpi Marittime a un dipresso dal Mar Ligure, dentro una valle – la Valle Roja – che, a tratti, assomiglia a un vero canyon, tanto che i villaggi, per resistere, si sono aggrappati alla roccia, come Saorge, il più bello di tutti. Ripercorre un cammino storico, una via commerciale fra la pianura del Po e il Mediterraneo, fra Torino e Nizza, usata fin dal Medioevo per trasportare il sale. Una via importantissima quando le due città erano, fino al 1860, all’interno di un solo Stato, il Regno di Sardegna. A rendere difficile la storia di questa linea furono le vicissitudini politiche, il mutare dei confini e dei rapporti commerciali che si sommarono alle difficoltà tecniche necessarie per superare una natura ostile. Per vincere le catene montuose questa ferrovia si è inventata un tracciato arditissimo con decine di ponti, viadotti, gallerie, alcune di queste ultime ad andamento elicoidale e una, lunga, per sottopassare lo spartiacque alpino. Ma non solo. Si è anche sdoppiata per assicurare un collegamento sia con Ventimiglia italiana, sia con Nizza francese.
Albano Marcarini, La ferrovia delle meraviglie – In treno e a piedi nella Valle Roja, Alzani Editore, Pinerolo 2015, 192 pag