Un prezioso microcosmo di benessere e divertimento
All’epoca in cui la Valsugana era dominata dai Romani, l’antica via imperiale Claudia Augusta Altinate la percorreva da oriente a occidente; questa “autostrada” costituiva il collegamento fra le comunità adriatiche e quelle danubiane, mettendo in connessione popoli e culture.
Antica e affascinante la Valsugana mostra ancora i segni del tempo con le sue diroccate torri di guardia e i tanti castelli posti a difesa del principato vescovile di Trento. Paesi incantati che rispecchiano le tradizioni rurali trasmettono una sensazione di viaggio senza tempo, in un paese dove si narrano davanti al focolare nelle fredde sere d’inverno storie misteriose di draghi, cavalieri e principesse. Si racconta infatti che nelle profondità gelide di un laghetto nascosto fra i monti, dimori un terribile drago dalla pelle squamosa e verdastra, con ali di pipistrello e fauci fiammanti. Lo si può vedere nella notte più calda dell’estate quando si alza in volo silenzioso percorrendo la valle, con gli occhi puntati sulle montagne quasi attendesse l’arrivo di una compagna con la quale intrecciare una danza d’amore. Vola a lungo, poi con grandi colpi d’ala scompare di nuovo nel suo laghetto.
Storia e natura catturano l’attenzione quando si percorre questo tratto di terra dominato dall’armonia delle vette innevate del Lagorai che si rispecchiano nelle luminose acque dei laghi di Caldonazzo e di Levico. Una valle che in ogni stagione offre spunti di svago per tutti i gusti; non solo montagne di neve attrezzate per ogni tipo di sport invernale ma anche percorsi per trekking e biking. La ciclabile della Valsugana scorre per ottanta chilometri dal lago di Caldonazzo a Bassano del Grappa, su un percorso adatto a tutti lungo il quale si trovano delle aree di sosta dedicate, i bicigrill. Si può utilizzare il servizio di bike sharing, oppure il treno +bici. Per chi ama la mountain bike niente di meglio che sbizzarrirsi su un percorso di oltre 300 chilometri fra ardite salite e scoscese discese nello scenario naturale impareggiabile del circuito Dolomiti Lagorai Bike (www.visitvalsugana.it).
Passeggiando nel verde dei prati e all’ombra dei boschi della Val Sella ci si può imbattere in una serie di originali opere artistiche interamente integrate nella natura, che destano gande meraviglia per la loro particolarità. In questa silenziosa valletta modellata dai ghiacci quaternari che sovrasta Borgo, in un’atmosfera di silenziosa religiosità si trova Arte Sella, una mostra di arte contemporanea con lavori di valenti artisti di fama internazionale. Ogni anno vengono create opere che interpretano la forza e la bellezza della natura, realizzate assolutamente con materiali naturali bandendo ogni tipo di tecnologia. Curiose e varie le opere che s’incontrano lungo il Percorso Arte Natura, sovrastato dalle cime nevose del monte Armentera; esse seguono l’andamento del tempo e con lui crescono o si distruggono. Fiumi di fascine, totem, cattedrali vegetali, cupole, alveari, chiocciole e spirali sonore s’incontrano una dopo l’altra suscitando curiosità e stupore, ma allo stesso tempo destando un senso di profonda comunione con l’ambiente circostante. Proprio come in un giardino zen, l’incontro fra arte e paesaggio invita alla meditazione e alla ricerca dell’armonia fra mente e corpo. Le installazioni sono espressioni di un continuo scorrere del tempo e di una natura interpretata nella sua essenza, fonte di sapere e di esperienza che va salvaguardata per i bene futuro dell’umanità. In questo giardino delle meraviglie molti sono gli artisti che trovano ispirazione e che esprimono la loro energia creativa esibendosi in concerti e spettacoli; da aprile a ottobre Arte Sella diventa teatro di importanti appuntamenti artistici con mostre e concerti a cielo aperto come “I suoni delle Dolomiti” (www.artesella.it).
Una fonte di acqua meteorica sgorga dalle pareti di una grotta nel cuore del Lagorai, sul Panarotta e raccogliendosi in un bacino costituisce l’approvvigionamento per gli stabilimenti termali di Levico e Vetriolo. Fin dal lontano passato, quando i contadini portavano le bestie malate a bagnare le zampe nelle acque benefiche, queste erano considerate medicinali: classificate come arsenicali-ferruginose per l’elevato contenuto di minerali, sono ricche altresì di numerosi oligoelementi. Percorrendo vie misteriose e passando attraverso giacimenti metalliferi l’acqua stilla in gallerie minerarie e per le sue qualità intrinseche si differenzia in “acqua debole” e “acqua forte”; bevendo quest’acqua, ma anche assumendola per via transdermica o con inalazioni, si curano molte malattie ma soprattutto si arreca un benessere generale per tutto il corpo. In seguito alla costruzione dello stabilimento di Vetriolo nel 1814 nei pressi della fonte a 1500 metri, il più alto centro termale d’Europa, fu realizzata una conduttura lignea che convogliava le acque a valle dando inizio allo sviluppo termale della città di Levico, richiamando nobili ed eminenti personalità dell’epoca; l’imponente e modernissimo stabilimento termale del Grand Hotel Imperial di Levico Terme, un tempo era storica dimora estiva della famiglia imperiale austriaca. Il lussuoso albergo in stile liberty e il rinomato centro di cura termale è circondato dal secolare Parco Asburgico, un angolo di quiete immerso in un’atmosfera romantica e nostalgica che ricorda il suggestivo fascino del passato (www.termedilevico.it)
Dello stesso accattivante fascino nel suo inconfondibile stile bella èpoque è il Palace Hotel a Roncegno Terme; oggi Casa di Salute St. Raphael, centro di benessere che utilizza metodiche di cura antroposofica, omeopatica e fitoterapica della tradizione europea. Rinomato fin dall’ottocento, l’hotel con annesso stabilimento termale divenne luogo di accoglienza per clienti facoltosi e d’élite provenienti da molti paesi esteri. Grazie alla famiglia Waiz che con i suoi investimenti trasformò l’hotel originario in Grand Hotel, migliorandolo sia dal punto di vista curativo che come luogo di magnifiche serate di gala. Fu così che Roncegno divenne un ricercato salotto del “bel mondo” (www.casaraphael.com).
A poca distanza sorge la cinquecentesca Villa Waiz, affacciata sulla piazza del Municipio con la sua elegante facciata allietata da una bella fontana. Recentemente ristrutturata in seguito ai danneggiamenti apportati durante il periodo bellico, ospita l’Albergo Didattico dell’Alta Formazione Professionale, e campus della scuola di Hotellerie in Trentino. La struttura è interamente gestita dagli studenti, affiancati da docenti e professionisti esperti del settore. Qui gli ospiti hanno la possibilità di verificare la cura e l’attenzione con cui gli allievi mettono a frutto l’eccellenza della qualità italiana nel settore del turismo. Dalla reception, alla gastronomia e l’housekeeping, i giovani si scambiano i ruoli per poter conoscere in modo completo tutti gli aspetti della professionalità, esercitando la loro capacità e passione per questo lavoro (www.afp-mt.it).
Davvero inconsueta la visita al vecchio mulino che pesca nelle acque del Brenta, proprio davanti alla diroccata Tor Tonda di Marter. Il Mulino Angeli ospita, fra gli antichi macchinari una mostra permanente della collezione degli spaventapasseri del fotografo trentino Flavio Faganello. Originalissimi personaggi impagliati provenienti da tutto il mondo, sono gli abitanti di queste sale dove ancora si respira il profumo di mais e frumento. Colorati e festosi formano un’allegra famiglia di personaggi catturati dai campi o realizzati da visitatori che contribuiscono a rinnovare la collezione di anno in anno (www.lacasadeglispaventapasseri.net).
Consigli di viaggio: in Valsugana la ristorazione offre una scelta di prodotti locali tipici davvero gustosi. I formaggi, i salumi e le paste sono un richiamo di gusto che da soli valgono il viaggio.
A Roncegno si può mangiare all’Agritur Montibeller (www.agriturmontibeller.it) con cibi di produzione propria oppure al ristorante Al Volto, tel. 0461764849. Dopo la visita al museo Arte Sella, è consigliabile una sosta di ristoro nel ristorante Dall’Ersilia, presso la Malga Costa per provare a fine pasto il tipico digestivo fiammante Parampàmpoli.
Per il pernottamento molte sono le soluzioni fra cui confortevoli B & B come Monte Tesobo (www.montetesobo.it) sulla montagna di Roncegno con una splendida vista sulla Valsugana, Coronata House (www.coronatahaus.it) in stile chalet alpino, La Villa degli Orti (www.lavilladegliorti.it) in una storica villa sulla collina di Borgo e La Locanda del Borgo (www.locandainborgo.it) in centro del paese.
Ulteriori informazioni turistiche sul sito www.visitvalsugana.it
foto Stefania Mezzetti
Fonte viaggivacanze.info